rdfs:comment
| - This article is an overview of Samuel Johnson's literary criticism. (en)
- Le opere letterarie di Johnson, in particolare la serie delle Lives of the Poets, sono contraddistinte da vari pareri su cosa renderebbe ottimo un'opera poetica. Egli riteneva che la migliore poesia è quella fondata sul linguaggio ordinario e disdegnava l'uso del linguaggio pieno di fronzoli o volutamente arcaico. In particolar modo, considerava con sospetto il linguaggio poetico di John Milton, i cui Blank verse, caratterizzati da una metrica regolare ma priva di rima, avevano ispirato molte cattive imitazioni. Inoltre, Johnson osteggiò il linguaggio poetico del suo contemporaneo Thomas Gray. Su Gray, Johnson scrisse, "Gray pensava che il suo linguaggio era più poetico quanto più si discostava dall'uso comune". Johnson a volte scriveva parodie utilizzando lo stile poetico che riteneva non (it)
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| - This article is an overview of Samuel Johnson's literary criticism. (en)
- Le opere letterarie di Johnson, in particolare la serie delle Lives of the Poets, sono contraddistinte da vari pareri su cosa renderebbe ottimo un'opera poetica. Egli riteneva che la migliore poesia è quella fondata sul linguaggio ordinario e disdegnava l'uso del linguaggio pieno di fronzoli o volutamente arcaico. In particolar modo, considerava con sospetto il linguaggio poetico di John Milton, i cui Blank verse, caratterizzati da una metrica regolare ma priva di rima, avevano ispirato molte cattive imitazioni. Inoltre, Johnson osteggiò il linguaggio poetico del suo contemporaneo Thomas Gray. Su Gray, Johnson scrisse, "Gray pensava che il suo linguaggio era più poetico quanto più si discostava dall'uso comune". Johnson a volte scriveva parodie utilizzando lo stile poetico che riteneva non buono; un esempio del genere è la sua traduzione della Medea di Euripide fatta da un lato come una parodia secondo lo stile di un poeta e dall'altro lato come realmente l'opera doveva essere tradotta. La sua più grande rimostranza fu rivolta contro l'abuso fatto di quelle oscure allusioni che si trovano in opere come Lycidas di Milton; Johnson preferiva la poesia facilmente leggibile e comprensibile. Oltre alle sue opinioni sul linguaggio, Johnson riteneva bella una poesia che includesse nuove e originali immagini. Nelle sue composizioni poetiche più brevi, Johnson si affidò a brevi versi e profuse le sue poesie di un sentimento di empatia, che probabilmente esercitò un influsso sullo stile di Alfred Edward Housman. Nel componimento poetico London, il suo primo rifarsi alle Satire di Giovenale, Johnson utilizza la forma poetica per esprimere la sua opinione politica e, come si addice ad un giovane scrittore, tratta l'argomento in un modo giocoso e quasi gioioso. Secondo Donald Greene, "il suo fascino deriva dalla esuberanza giovanile e dalla violenza con cui l'invettiva graffiante viene fuori" da versi come: Here malice, rapine, accident conspire,And now a rabble rages, now a fire;Their ambush here relentless ruffians lay,And here the fell attorney prowls for prey;Here falling houses thunder on your head,And here a female atheist talks you dead. [Qui tramano malvagità, rapina e infortunio,Ora infuria una canaglia, ora un incendio;Qui implacabili banditi tendono agguati,E sono a caccia di vittime nefasti avvocati;Qui ti crollano sul capo case dirute,e qui una donna atea ti parla della morte.] Comunque, la sua seconda imitazione di Giovenale, The Vanity of Human Wishes, è del tutto differente; il linguaggio rimane semplice, ma la poesia è più complicata e difficile da leggere perché Johnson in quest'opera cerca di descrivere la complessa etica Cristiana. A questi valori Cristiani si aggiungono opinioni espresse nella maggior parte delle opere di Johnson. In particolare, Johnson sottolinea l'infinito amore di Dio ed evidenzia come la felicità possa essere raggiunta mediante un agire virtuoso. (it)
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