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A collapsar is a star which has undergone gravitational collapse. When a star no longer has enough fuel for significant fusion reactions, there are three possible outcomes, depending on the star's mass: If it is less than the Chandrasekhar limit (1.4 solar masses), the star will stabilize and shrink, becoming a white dwarf; between the Chandrasekhar limit and the Tolman–Oppenheimer–Volkoff limit (approximately 3 solar masses), it will become a neutron star; and above the Tolman–Oppenheimer–Volkoff limit, the star will become a black hole. However, it is theorized that the high density of neutron star cores allow for quark matter and, as a result, a star that is more massive than even the Tolman–Oppenheimer–Volkoff limit, yet still isn't a black hole.

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  • A collapsar is a star which has undergone gravitational collapse. When a star no longer has enough fuel for significant fusion reactions, there are three possible outcomes, depending on the star's mass: If it is less than the Chandrasekhar limit (1.4 solar masses), the star will stabilize and shrink, becoming a white dwarf; between the Chandrasekhar limit and the Tolman–Oppenheimer–Volkoff limit (approximately 3 solar masses), it will become a neutron star; and above the Tolman–Oppenheimer–Volkoff limit, the star will become a black hole. However, it is theorized that the high density of neutron star cores allow for quark matter and, as a result, a star that is more massive than even the Tolman–Oppenheimer–Volkoff limit, yet still isn't a black hole. (en)
  • Un collapsar (contraction des termes anglais collapse (effondrement) et star (étoile) ; officiellement étoile implosante en français, bien que ce nom ne soit guère utilisé en pratique) désigne le modèle théorique le plus accepté parmi les astrophysiciens pour décrire une qui s'effondre et forme un sursaut gamma, puis finalement un trou noir stellaire. Ainsi, lorsqu'une étoile a une masse d'au moins 20 à 30 fois celle du Soleil, celle-ci, en épuisant son carburant nucléaire, possède une pression interne trop faible pour soutenir la masse même de l'étoile. Dans ce cas, le noyau de l'étoile s'effondre en créant un trou noir. (fr)
  • Una collapsar è una stella di Wolf-Rayet in rapida rotazione attorno al proprio asse avente un nucleo di massa superiore alle 30 masse solari. Collassando, essa può generare un buco nero in rotazione, che attira la materia interstellare circostante accelerandola a velocità relativistiche caratterizzate da un fattore di Lorentz di circa 150, parametro che include questi oggetti tra i più veloci conosciuti. Le collapsar sono anche considerate delle supernovae di tipo Ib "fallite". (it)
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  • A collapsar is a star which has undergone gravitational collapse. When a star no longer has enough fuel for significant fusion reactions, there are three possible outcomes, depending on the star's mass: If it is less than the Chandrasekhar limit (1.4 solar masses), the star will stabilize and shrink, becoming a white dwarf; between the Chandrasekhar limit and the Tolman–Oppenheimer–Volkoff limit (approximately 3 solar masses), it will become a neutron star; and above the Tolman–Oppenheimer–Volkoff limit, the star will become a black hole. However, it is theorized that the high density of neutron star cores allow for quark matter and, as a result, a star that is more massive than even the Tolman–Oppenheimer–Volkoff limit, yet still isn't a black hole. (en)
  • Un collapsar (contraction des termes anglais collapse (effondrement) et star (étoile) ; officiellement étoile implosante en français, bien que ce nom ne soit guère utilisé en pratique) désigne le modèle théorique le plus accepté parmi les astrophysiciens pour décrire une qui s'effondre et forme un sursaut gamma, puis finalement un trou noir stellaire. Ainsi, lorsqu'une étoile a une masse d'au moins 20 à 30 fois celle du Soleil, celle-ci, en épuisant son carburant nucléaire, possède une pression interne trop faible pour soutenir la masse même de l'étoile. Dans ce cas, le noyau de l'étoile s'effondre en créant un trou noir. GRB 980425 est le premier sursaut gamma qu'on pourrait associer à l'explosion d'une supernova (SN 1998bw). Il pourrait être le premier exemple d'observation d'un collapsar. Les collapsars pourraient être à l'origine de la majeure partie des éléments lourds présents dans l'univers. (fr)
  • Una collapsar è una stella di Wolf-Rayet in rapida rotazione attorno al proprio asse avente un nucleo di massa superiore alle 30 masse solari. Collassando, essa può generare un buco nero in rotazione, che attira la materia interstellare circostante accelerandola a velocità relativistiche caratterizzate da un fattore di Lorentz di circa 150, parametro che include questi oggetti tra i più veloci conosciuti. Le collapsar sono anche considerate delle supernovae di tipo Ib "fallite". Si crede che le collapsar siano la causa dei lampi gamma lunghi (con durata superiore ai 2 secondi), dal momento che lungo l'asse di rotazione del buco nero sono creati violenti getti di energia che sono la causa di intensi lampi di radiazione (osservabili solo se ci si trova lungo la direzione del getto). Un possibile esempio di collapsar è la supernova , alla quale è associato il lampo gamma . Essa è stata classificata come supernova di tipo Ic a causa di un'anomalia del suo spettro nel campo delle onde radio, indizio della presenza di materia accelerata a velocità relativistiche. Osservazioni effettuate con il telescopio spaziale Hubble hanno portato un gruppo di scienziati del California Institute of Technology di Pasadena a scoprire la prova dell'esistenza di una supernova durante l'indagine del . Questo suffragherebbe la validità del modello delle collapsar, il quale prevede che una stella supermassiccia quando esplode dia origine ad un gamma ray burst (GRB) e che i detriti della supernova momentaneamente divengano più brillanti, mentre il lampo si affievolisce. Nello stesso tempo un gruppo di astronomi dell'Università di Leicester mette in crisi la validità di questo modello: da misure dello spettro del che si è originato dopo l'esplosione di una supernova, è risultato che la stella supermassiccia è esplosa eiettando un guscio di detriti il quale è stato riscaldato dopo diversi giorni dell'emissione del GRB; ciò avvalorerebbe la teoria della supernova, secondo la quale l'esplosione origina una stella di neutroni che dopo alcuni mesi collassa ulteriormente divenendo un buco nero ed emettendo raggi gamma. L'energia prodotta in un secondo durante l'esplosione è estremamente alta e arriva a circa joule, che corrisponde a 1.000 volte l'energia generata dal Sole in 10 miliardi di anni. La caduta di materiale all'interno della stella forma un buco nero ed anche getti diretti verso l'esterno lungo i poli da cui fuoriesce materiale ed energia ad una velocità che è un terzo di quella della luce; si forma un getto polare, simile ad un cono appuntito con un angolo di circa 20 gradi.Il getto irrompe dai poli come un tremendo geyser, che squarcia la stella; da questo istante la collapsar diventa una palla di fuoco che scaglia materiale a velocità relativistica nel vento solare che la stella aveva soffiato fino a poco prima verso il mezzo interstellare. (it)
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