. . . . . . . "23558163"^^ . . . . . . . "The Collezione Maramotti is the private collection of contemporary art of Achille Maramotti, who founded Max Mara. It is housed in the former premises of the company in Reggio Emilia, in Emilia Romagna in central Italy, converted for the purpose by the British architect . It contains some two hundred works, and is open to visitors by appointment only. It also organises temporary exhibitions."@en . . . . . . . . "4107"^^ . . . . "Reggio Emilia, Emilia-Romagna, Italy"@en . . "44.7067985534668"^^ . . . "44.7068 10.6011" . . "Collezione Maramotti"@en . "10.60109996795654"^^ . "2007"^^ . . . . . . . . . . . . "Collezione Maramotti"@en . . . . . . . . . . . . "private art museum"@en . . "Collezione Maramotti"@it . . "POINT(10.601099967957 44.706798553467)"^^ . . "The entrance on the east side"@en . . . . . . . . . . . "1024033329"^^ . . . . . . "La Collezione Maramotti \u00E8 una collezione di arte contemporanea privata che ha aperto al pubblico nel 2007, nella sede storica della societ\u00E0 Max Mara, a Reggio Emilia, dal desiderio del fondatore del brand, Achille Maramotti. Consta di una selezione di oltre duecento opere in esposizione permanente. La Collezione \u00E8 partner del Premio biennale in collaboration with . Le vincitrici delle edizioni del premio sono state: , , Andrea B\u00FCttner, , , , Helen Cammock ed ."@it . . . . . . . . "Collezione Maramotti"@en . "La Collezione Maramotti \u00E8 una collezione di arte contemporanea privata che ha aperto al pubblico nel 2007, nella sede storica della societ\u00E0 Max Mara, a Reggio Emilia, dal desiderio del fondatore del brand, Achille Maramotti. Consta di una selezione di oltre duecento opere in esposizione permanente. In due differenti occasioni ha sostenuto l'installazione di opere permanenti: Jason Dodge, a permanently open window, nel 2013, creata in uno spazio industriale dismesso e nel 2019, una fontana su suolo pubblico, Mahallat el-Ghouta94, Block 8, District 4, di Margherita Moscardini, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia. All'interno della Collezione Maramotti sono presenti un Archivio e una Biblioteca d'Arte che comprendono oltre diecimila oggetti tra volumi (libri d'artista, monografie, saggi, cataloghi) e documenti afferenti a diversi nuclei: i fondi storici del collezionista, Achille Maramotti, e di , letterato, gallerista e critico d\u2019arte, che con il collezionista ha intrattenuto una stretta relazione intellettuale per oltre trent\u2019anni. La costante ricerca e acquisizione di materiali relativi a gran parte degli artisti e dei movimenti artistici rappresentati in Collezione costituiscono un importante approfondimento storico-critico del suo patrimonio nonch\u00E9 una fondamentale risorsa per ricercatori e studiosi. La Collezione \u00E8 partner del Premio biennale in collaboration with . Le vincitrici delle edizioni del premio sono state: , , Andrea B\u00FCttner, , , , Helen Cammock ed . A cadenza biennale, in occasione di Festival Aperto Reggio Emilia, ospita spettacoli di danza in collaborazione con . Sempre nell'ambito della danza ha inoltre sostenuto progetti ideati dalla ."@it . . . . . . . "Maramotti family"@en . . . "The Collezione Maramotti is the private collection of contemporary art of Achille Maramotti, who founded Max Mara. It is housed in the former premises of the company in Reggio Emilia, in Emilia Romagna in central Italy, converted for the purpose by the British architect . It contains some two hundred works, and is open to visitors by appointment only. It also organises temporary exhibitions. Among the artists represented in the collection are Vito Acconci, Francis Bacon, Basquiat, Alberto Burri, Francesco Clemente, Tony Cragg, , Lucio Fontana, Piero Manzoni, Mario Merz, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Tom Sachs, Mario Schifano, Julian Schnabel and Bill Viola. The gallery awards the biennial Max Mara Art Prize for Women to a young female artist working in the United Kingdom. Between 2006 and 2016 the winners of the prize were: Margaret Salmon; Hannah Rickards; Andrea B\u00FCttner; Laure Prouvost; Corin Sworn; and Emma Hart."@en . . . .