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| - The Burning of Dungannon took place in June 1602 when Hugh O'Neill, Earl of Tyrone, abandoned and set fire to Dungannon, the traditional capital of the O'Neills. It marked the beginning of the final stage of Tyrone's Rebellion when the Earl became a fugitive, before his sudden reprieve the following year. (en)
- L'incendio di Dungannon fu un evento doloso che ebbe luogo nel giugno del 1602 quando Hugh O'Neill, conte di Tyrone abbandonò e incendiò Dungannon, la capitale tradizionale del clan O'Neill. Questo atto segnò l'inizio dell'ultima fase della ribellione di Tyrone nella quale il conte si diede alla fuga per poi siglare la pace con gli inglesi l'anno successivo. (it)
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| - The Burning of Dungannon took place in June 1602 when Hugh O'Neill, Earl of Tyrone, abandoned and set fire to Dungannon, the traditional capital of the O'Neills. It marked the beginning of the final stage of Tyrone's Rebellion when the Earl became a fugitive, before his sudden reprieve the following year. Following the defeat of his army at the 1601 Battle of Kinsale, Tyrone retreated into his heartland in County Tyrone, Ulster. Courted by the Crown, many of his allied Gaelic lords now changed sides, which turned much of the local population against him. Tyrone was faced with a three-pronged pincer movement with separate forces under Henry Docwra, Arthur Chichester, and Lord Mountjoy advancing on him from Derry, Carrickfergus, and Dundalk respectively. A major tactic of Tyrone's had been to avoid fighting pitched battles, preferring to retreat and ambush. He therefore decided to abandon the town and gave orders to torch it. Soon after his cousin and enemy, Conn MacShane O'Neill, the son of Shane O'Neill, seized the castle and held it against the Earl. Mountjoy then occupied the ruins of Dungannon. Tyrone and what remained of his followers retreated into the Glenconkeyne Woods where he continued to evade capture. Despite his military defeat, Tyrone was restored to royal favour following political developments in London. The resulting Treaty of Mellifont gave Tyrone a full pardon and restored his territories to him. Tyrone then travelled to London to submit to the new King James I. Following the Treaty, the Earl repossessed his lands and began the rebuilding of Dungannon. (en)
- L'incendio di Dungannon fu un evento doloso che ebbe luogo nel giugno del 1602 quando Hugh O'Neill, conte di Tyrone abbandonò e incendiò Dungannon, la capitale tradizionale del clan O'Neill. Questo atto segnò l'inizio dell'ultima fase della ribellione di Tyrone nella quale il conte si diede alla fuga per poi siglare la pace con gli inglesi l'anno successivo. Dopo la sconfitta del suo esercito nel 1601 alla battaglia di Kinsale, Tyrone si ritirò nel cuore della sua contea di Tyrone, nell'Ulster. Convinti dalle forze della Corona inglese, molti dei suoi alleati gaelici avevano cambiato fronte nella guerra. Tyrone era inoltre sottoposto a tre forze concentriche inglesi che lo stavano pressando, una al comando di , la seconda al comando di Arthur Chichester e l'ultima comandata da che avanzavano verso di lui rispettivamente da Derry, Carrickfergus e da Dundalk. La tattica di Tyrone era quella di evitare ogni attacco, preferendo ritirarsi e tendere delle imboscate ai nemici. Decise quindi di abbandonare il villaggio dove si trovava e di dargli fuoco dopo averlo fatto evacuare della popolazione. Poco dopo suo cugino e nemico, , figlio di , assediò il castello locale. Mountjoy occupò poco dopo ciò che rimaneva di Dungannon. Tyrone ed i suoi ultimi sostenitori si erano spostati nei da dove continuarono a fuggire alla cattura. Malgrado la sconfitta militare subita, Tyrone venne restaurato al favore reale a seguito degli eventi politici a Londra in quegli anni. Il successivo concesse a Tyrone il pieno perdono e la restituzione di tutti i suoi territori. Tyrone si portò a Londra per fare atto di pubblica sottomissione a re Giacomo I d'Inghilterra. Dopo il trattato, il conte iniziò la ricostruzione di Dungannon. (it)
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